Il prugnolo è una pianta mediamente xerofila, eliofila e basifila; ama medie concentrazioni di sali nutritizi e si trova di frequente nei boschi collinari aperti e luminosi o nelle siepi e nelle formazioni di arbusti che possono
preludere alla ricostituzione di boschi di querce. È distribuito in Europa, Africa settentrionale, Asia occidentale.
DESCRIZIONE BOTANICA
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Arbusto spinoso e caducifolio, con chioma densa ed intricata. I rami sono ricchi di spine, e i giovani rami sono pruinosi e fragili. Le foglie sono alterne, ovate con esili piccioli e il loro margine è finemente e doppiamente seghettato. I fiori, che compaiono prima delle foglie, sono bianchi riuniti in gruppi addensati. Fiorisce in marzo-aprile. I frutti sono drupe tondeggianti nero bluastre di sapore allappante e maturano in agosto-settembre.
Varietà
Tutte le varietà di prunus spinosa coltivate sono da ornamento. Vengono coltivate per la decorazione di parchi e giardini e caratterizzate per la fioritura più duratura e una colorazione diversa dei fiori e delle foglie.
TECNICA COLTURALE
Terreno
Il prugnolo cresce bene in tutti i terreni ben drenati, leggermente calcarei, non troppo asciutti, dove non si verifichino ristagni d'acqua. Si pianta da novembre a marzo escludendo i periodi di grandi gelate.
Il prugnolo viene lasciato libero nel suo sviluppo, assumendo forma ad alberello. Si adatta facilmente anche ad altre forme di allevamento, quale la forma a palmetta o a piramide. Si coltiva spesso per fare delle siepi, sopportando molto bene le varie forme di potatura.
Il prugnolo si riproduce facilmente per seme anche eseguendo la semina in autunno all'aperto. Altra tecnica utilizzata è l'impiego di talee legnose, lunghe 1O-15 cm , prelevate dalle piante madri alla fine dell'inverno o di talee semilegnose, nel mese di luglio e messe a radicare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali con umidità controllata.
Il prugnolo cresce bene in tutti i terreni ben drenati, leggermente calcarei, non troppo asciutti, dove non si verifichino ristagni d'acqua. Si pianta da novembre a marzo escludendo i periodi di grandi gelate.
Il prugnolo viene lasciato libero nel suo sviluppo, assumendo forma ad alberello. Si adatta facilmente anche ad altre forme di allevamento, quale la forma a palmetta o a piramide. Si coltiva spesso per fare delle siepi, sopportando molto bene le varie forme di potatura.
Il prugnolo si riproduce facilmente per seme anche eseguendo la semina in autunno all'aperto. Altra tecnica utilizzata è l'impiego di talee legnose, lunghe 1O-
Le talee radicate si potranno trapiantare in vivaio e dopo 2 anni mettere a dimora.
PropagazioneIl lampone si moltiplica mediante polloni radicali staccati dalla pianta madre dal mese di novembre al mese di marzo, cercando di non rompere le radichette.
Si può moltiplicare anche per propaggine semplice e propaggine apicale; quest'ultima permette di ottenere risultati migliori soprattutto se si esegue nel mese di agosto -settembre. In primavera le nuove piantine potranno essere staccate dalla pianta madre e piantate a dimora.
Avversità
Difficilmente si nota presenza di malattie sulle piante allo stato spontaneo. Più frequente è la presenza di attacchi parassitari e fungini sulle varietà di prugnolo da fiore.
Difficilmente si nota presenza di malattie sulle piante allo stato spontaneo. Più frequente è la presenza di attacchi parassitari e fungini sulle varietà di prugnolo da fiore.
UTILIZZAZIONE
I frutti vengono raccolti quando sono ben maturi per la preparazione di liquori. Non sono impiegati per l'uso fresco in quanto troppo aspri ed allappanti.
In fitoterapia i fiori possono essere impiegati in infuso e in decotti per le proprietà diuretiche e lassative. Le foglie sono depurative e spesso sono utilizzate secche per la preparazione di thè.
In fitoterapia i fiori possono essere impiegati in infuso e in decotti per le proprietà diuretiche e lassative. Le foglie sono depurative e spesso sono utilizzate secche per la preparazione di thè.