mercoledì 3 ottobre 2012

Nespola

HABITAt
Originario dell'Asia occidentale, meridionale, è diffuso nell'Europoa centro-settentrionale, nei paesi balcanici e nell'Europa meridionale. Cresce bene nelle regioni a clima temperato caldo. In Italia era frequente vicino alle vecchie case e sporadico nei boschi di collina.  
DESCRIZIONE BOTANICA

Il nespolo è un albero di limitate dimensioni, alto dai 3 ai 7 m con una
chioma espansa e ramificata, che raggiunge un diametro di 6 m. L'apparato radicale è superficiale e molto ramificato. Il tronco è tortuoso, portante numerosi rami, spinosi nella fase giovanile, leggermente pelosi e di colore brunastro. Invecchiando la corteccia dei rami diventa scagliosa. Le foglie decidue, caduche, ovate oblunghe, finemente seghettate nella metà superiore, pubescenti nella pagina inferiore, hanno un picciolo molto corto. I fiori sono bianchi o rosa, solitari e sono portati da rami dell'anno. Il frutto di colore brunastro ha forma globosa depressa e presenta all'apice 5 denti sporgenti che rappresentano la parte residua del calice. Matura in autunno. Il nespolo comune non è da confondere con il nespolo del Giappone, anch'esso coltivato per i frutti che maturano a primavera.
Quest'ultimo è originario del Giappone, è alto da 5 a 8 m con chioma tondeggiante. Il fusto è contorto, le foglie sono grandi, coriacee, persistenti, con breve picciolo, di colore verde scuro nella pagina superiore, chiara e tomentosa in quella inferiore. I fori sono gialli, riuniti in pannocchie e sbocciano in autunno all'estremità del ramo. I frutti sono grandi, di colore variabile dal giallo chiaro all'arancio, con il sapore della polpa dolce o leggermente acidula. Al loro interno hanno semi di grandi dimensioni. Il nespolo del Giappone vuole per la produzione dei frutti climi miti, terreni profondi, tendenzialmente argillosi, ben concimati e con abbondanza di letame. Come pianta ornamentale resiste bene anche alla basse temperature ma i fiori presenti in autunno tendono a cadere.
Il nespolo comune cresce per i primi 6-7 anni con una certa vigoria. All'entrata in fruttificazione l'albero assume la forma arrotondata con alcune ramificazioni erette.
Il germogliamento avviene in aprile e 2O-3O giorni dopo ha inizio la fioritura scalare e abbondante. Nei rami a fiore si verifica l'arresto della crescita del germoglio. I frutti maturano scalarmente, da ottobre a dicembre contemporaneamente con la caduta delle foglie. La pianta entra in produzione dopo 6-7 anni dall'innesto, e produce per 25-3O anni.
Varietà
Si conoscono poche varietà di nespolo comune.
Gli studi pomologici aggiornati eseguiti sul nespolo sono molto pochi. Vengono eseguite alcune selezioni presso la sezione di arboricoltura della facoltà di Agraria all'Università di Piacenza. Le varietà che si conoscono risalgono a selezioni del secolo scorso.
Si ricordano le seguenti varietà:
- nespolo d'Olanda, con frutto molto grosso
- nespolo comune, con frutto grosso
- nespolo primaticcio, con frutto a maturazione precoce
- Nottingham, con habitus vegetativo molto eretto e piccolo rispetto alle altre varietà. I frutti sono aromatici
- reale, molto produttivo ma con frutti piccoli
- apireno, senza semi ma di scarso valore qualitativo
Le nespole selvatiche sono sensibilmente più piccole di quelle coltivate e se non vengono raccolte restano sui rami fino al gelo. Le nespole hanno forma di trottola con umbone (prominenza della regione opposta a quella peduncolata) nei pressi del peduncolo; la buccia è semiaderente alla polpa che ha consistenza farinosa, di colore rossiccio ad ammezzimento avvenuto. Il sapore è dolciastro, gradevole con retrogusto leggermente acidulo.
TECNICA COLTURALE
Terreno
Il nespolo cresce bene, sviluppa e produce ottimamente nei climi miti e temperati. È molto resistente al freddo mentre stenta a crescere nelle zone calde e siccitose. Preferisce terreni freschi con sostanza organica, sciolti senza ristagni di acqua. Concimazione ed irrigazione favoriscono l'attività vegetativa e produttiva della pianta.
Propagazione
Il nespolo comune si può propagare per seme, come avviene allo stato naturale, oppure si può innestare. Per la germinazione dei semi servono fino a 18 mesi, la germinazione è irregolare e le piantine che si ottengono sono a crescita molto lenta. Normalmente si ricorre alla tecnica dell'innesto a gemma dormiente o a spacco, scegliendo le gemme dalla parte medio-apicale del ramo.
Come portainnesto si può utilizzare il franco, ma per la sua lentezza nella crescita, si impiega il cotogno o il crataegus, dove l'affinità è buona. Indicati sono il biancospino (occorre innestare molto in basso al fine di evitare l'insorgenza di polloni) e l'azzeruolo. Si ha buona affinità con il pero e il sorbo degli uccellatori, innestando direttamente sulle ramificazioni.
Allevamento
Il nespolo viene normalmente allevato lasciando la sua forma naturale di crescita. È possibile dare alle piante un'impostazione a vaso e a palmetta. Non necessita di potature di produzione molto forti. La potatura si limita al controllo delle ramificazioni esaurite o male inserite eseguendo un diradamento dei rami; si eliminano i rami secchi e si dirada la chioma, se troppo folta. I rami che hanno prodotto frutti nell'annata precedente vengono accorciati e quelli produttivi, quando non dotati di sufficienti ramificazioni laterali, vengono riportati verso il basso. Il nespolo produce sui rami dell'anno tendendo ad allontanare progressivamente la produzione dalla base del ramo. La potatura si esegue quasi sempre in inverno.
Avversità
Una delle principali malattie del nespolo è il colpo di fuoco (Erwinia amylovora). Si tratta di una batteriosi parenchimatica che colpisce le Rosacee, particolarmente pero, melo e cotogno. Le alterazioni maggiori le abbiamo a carico delle foglie e dei germogli. Può colpire anche rami, tronco e frutti. Le foglie seccano rapidamente rimanendo attaccate al ramo per lungo tempo, anche nel periodo invernale rappresentando, così, un focolaio d'infezione.
Sui germogli si può avere un decorso ascendente o discendente a seconda che l'infezione avvenga dalle branche infette o da sedi distali di inoculazione. Si manifesta con necrosi e avvizzimento delle parti lesionate.
La direttiva CEE 77/93 vieta l'introduzione nel nostro territorio di piante o parti di piante di Rosacee che non provengano da regioni riconosciute indenni da tali avversità.
Altra malattia del nespolo è una micosi, il mal bianco (Podosphaera clandestina). L'attacco si verifica sulle foglie e sui germogli sui quali compaiono delle macchie biancastre circolari. A stagione inoltrata le foglie ingialliscono e di norma disseccano senza cadere. Anche i germogli si ricoprono di una vegetazione fungina bianca, emettendo numerose piccole foglioline contorte con i margini rivolti in basso, causa uno sviluppo anticipato delle gemme che da latenti diventano pronte.
La monilia (Monilia fruttigena) provoca alterazioni a carico dei fiori, dei germogli e soprattutto dei frutti. Sui frutti ancora acerbi compaiono macchie rotondeggianti a contorno netto, di colore marrone che si allargano progressivamente, rammollendo il frutto che maturando appare cedevole anche se non troppo molle. A marciume avanzato, compaiono sulla buccia partendo dal centro della zona infetta, i cuscinetti di muffa di colore giallo-ocra disposti spesso a cerchi concentrici. Questi frutti, se lasciati sulla pianta possono mummificare. Fra gli insetti abbiamo un lepidottero, il Lithocolletis blancardella L., specie polifaga che provoca delle mine elissoidali sull'apparato fogliare.
UTILIZZAZIONE
Le nespole alla maturazine fisilogica sono dure e coriacee, molto aspre e ricche di tannino, con la buccia rugginosa. Risultano mature e commestibili solo dopo l'ammezzimento quando la buccia diventa nerastra e i frutti sembrano marci. In questa fase i tannini si trasformano in zucchero e la polpa diventa molle e molto saporita acquistando un gradevole sapore dolce acidulo.
I frutti si possono fare ammezzire sulla paglia in luoghi ventilati oppure con trattamenti combinati a base di ossigeno (5O %), anidride carbonica (1%) ed etilene (1-1,2 %), eseguiti per 24 ore, con temperature oscillanti fra i 16 e i 28°C.
Le nespole sono ricche di zuccheri e vitamina P e sono facilmente digeribili anche per gli stomaci delicati. Con i frutti, in Ungheria e Crimea preparano acquavite e sidro. Si possono cucinare marmellate con proprietà regolarizzanti i processi digestivi.
Il legno è duro e compatto, richiesto per piccoli lavori al tornio. Dalla corteccia dei rami, dai frutti maturi si ricava il tannino per conciare le pelli. Per la sua rusticità ed adattabilità può essere facilmente impiegata nelle coltivazioni biologiche.