La 27^
edizione della Festa dei Frutti Dimenticati e del Marrone si svolge nei
giorni 8, 9 e 15, 16 ottobre 2017 a Casola Valsenio (Ravenna)
Le foto della Festa dei frutti dimenticati 2013
Nel paese di Casola Valsenio, che si fregia del
titolo di "Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati", le antiche
tradizioni contadine locali di coltivazione delle piante si esprimono anche
nella salvaguardia di alberi da frutto di varietà ormai abbandonate o uscite di
produzione. A questi frutti dimenticati Casola Valsenio dedica un doppio
originale appuntamento autunnale: la Festa dei Frutti Dimenticati e
del Marrone di Casola Valsenio.
Piante spontanee o coltivate negli orti e nei
frutteti di casa per il consumo domestico fin dal tardo Medioevo, i frutti
dimenticati sono perlopiù caratteristici della stagione autunnale e
rappresentavano una preziosa scorta di cibo da conservare con cura per
l'inverno. Salvati dall'estinzione e recuperati per la gioia di chi li ha
conosciuti e per chi li vede per la prima volta, ecco tanti bei frutti
profumati, dai colori caldi e dai nomi spesso originali: giuggiole, pere
spadone, corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere
volpine, uva spina, senza dimenticare noci, nocciole, melagrane e ovviamente i
Marroni.
La ripresa d’interesse verso i frutti di un
tempo è rivolta anche al recupero di antichi metodi di conservazione,
lavorazione e consumo alimentare. Per questo, nel corso della festa si svolge
un concorso di marmellate e uno di dolci al Marrone, mentre i ristoranti della
zona propongono per tutto l’autunno la “Cucina ai frutti dimenticati”. Si
tratta di piatti che utilizzano i prodotti tradizionali del territorio, sia
secondo la consuetudine sia in modo moderno, proponendo una cucina gradevole,
naturale e dal forte potere evocativo.
Fra le ricette a base di questi frutti
ricordiamo: la salsa di rovo e di gelso, le composte di corniole e di cotogne,
la torta di mele selvatiche e i dessert con protagoniste le pere volpine, le
castagne, l'alkermes, il vino e il formaggio. Un gruppo di frutti dimenticati
serve per preparare un antico piatto tipico, il "migliaccio", che
richiede mele cotogne, pere volpine, mele gialle, cioccolato, pane, raffermo
grattugiato, canditi, riso e, secondo l’antica ricetta, sangue di maiale in
aggiunta.
A Casola Valsenio, infine, i frutti dimenticati
si sposano perfettamente con le piante aromatiche del locale Giardino
Officinale e danno vita a piatti straordinari come le insalate di sedano, ribes
bianco e rosso in agrodolce, o di finocchio selvatico con tarassaco, cerfoglio
e salsa di melagrana, ottime se condite con l'olio extravergine Brisighello.
Nei menù compaiono i risotti di pere volpine, l'arrosto di arista con castagne
e lamponi o il rotolo di vitello alla melagrana, la crostata di marmellata di
sorbe, le prugnole ripiene di noci e zabaione, il sorbetto alle corniole.
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Album La festa 2013 (miscellanea) .......>>>
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Le foto della Festa dei frutti dimenticati
2012
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